Psicomotricità relazionale

Cos'è?

La psicomotricità non è semplicemente un gioco libero o un'attività motoria spontanea, è una pratica educativa che considera il corpo come canale privilegiato d’azione, interazione e osservazione, aiuta ad armonizzare le diverse aree di sviluppo: cognitiva, emotivo-relazionale e motoria.
Lo psicomotricista accoglie, comprendere e accompagna i bambini nel gioco, favorisce e sostiene la comunicazione sia singola che del gruppo.
Il luogo in cui avvengono questi giochi è uno posto molto privato per i bambini, è uno spazio sicuro, chiedo pertanto alle mamme e ai papà di lasciare che siano i bambini a raccontare quando saranno pronti e se lo vorranno, non per escludere ma anzi per sostenere la relazione educativa, poiché le occasioni di confronto non mancheranno.

Lo spazio

Quando i bambini entrano (in quella che noi chiamiamo palestra) lo spazio è già pronto per accoglierli. Questo luogo è metafora del corpo materno, ha zone morbide (come seno, addome) e altre più spigolose (come mani, braccia, gomiti).

Lo spazio è suddiviso in 4 zone:

1. Una zona è dedicata all’ascolto:
  • per accogliere i racconti dei bambini
  • per ricordare le regole per giocare insieme
  • per ascoltare la storia che viene loro letta al termine dell’incontro

2. Una zona è dedicata al piacere di sperimentarsi: salire, scendere, saltare…
3. Una zona è dedicata a rotolarsi, ad accogliere movimenti più lenti: dondolarsi, sdraiarsi…
4. Una zona è dedicata all’utilizzo di parallelepipedi morbidi per costruire, distruggere…

MATERIALI

I bambini hanno a disposizione i parallelepipedi morbidi e altri materiali come: peluche, teli colorati, cuscini, spade morbide…

Durata

L’incontro solitamente dura circa 1 ora, ha una struttura costante e ripetitiva per garantire sicurezza e prevedibilità, è così articolato:

  • accoglienza nella zona dell’ascolto
  • gioco scelto liberamente nelle differenti zone di interesse
  • evoluzione del gioco
  • conclusione e presa di distanza dal gioco
  • disegno/costruzioni con legnetti/manipolazione
  • narrazione finale

Durante l’incontro la domanda che lo/la psicomotricista si fa più spesso è “cosa mi stanno raccontando i bambini?” uno dei compiti dello psicomotricista è narrare, dare voce ai bambini, ha la funzione di “tradurre” facilitare la comunicazione poiché per i bambini non è semplice dare un nome alle cose della vita, emozioni, situazioni…il bambino prima le vive, poi prova capire, poi riconosce, nomina e identifica.


Laboratori Esperienziali ARTISTICI

Cosa sono? Nelle sue diverse forme (visiva, musica, danza…), l'arte coinvolge tutti i sensi.

Parliamo di arte perché l’arte è comunicazione. Attraverso l’utilizzo di diversi materiali e tecniche (pittura, collage, costruzioni…) è possibile esprimersi, dare forma alle idee utilizzando linguaggi diversi dalle sole parole, è possibile raccontarsi in un altro modo, esprimere quello che non si riesce a dire. 

A livello sociale, in arte non esistono risposte corrette o sbagliate ma prevalgono interpretazioni, opinioni… Da un punto di vista motorio il fare, lo sperimentare aiuta ad allenare e a controllare grandi o piccoli movimenti, coordinazione occhio-mano ad es: ritagliare, utilizzare un pennello grande oppure piccolo…

 Il fine ultimo, il “manufatto” che alle volte l’adulto vorrebbe che fosse armonioso, bello, in realtà NON è bello nelle sue caratteristiche estetiche MA è bello perché è il risultato di tanto impegno, di tante abilità messe in gioco dal bambino, tutto quello che è avvenuto durante la realizzazione lo rende prezioso, non il prodotto in sé.

Arte e creatività non hanno niente a che fare con il diventare degli artisti ma piuttosto nell’agevolare la creazione, nel risolvere problemi, nell’essere d’aiuto per esprimersi.

 I laboratori che proponiamo ai bambini sono pensati e realizzati alle volte integrando la visione di opere di artisti oppure proponendo loro dei percorsi che prevedono la diretta sperimentazione e manipolazione di materiali.

Argilla

Manipolare l’argilla è un’esperienza creativa e sensoriale davvero unica.
L’argilla ha in sé tutte le caratteristiche per consentire un’esperienza manipolativa libera, autonoma, che coinvolge tutti i sensi.

È un materiale naturale, proviene dalla terra, è umida, ha un buon profumo, è piacevole al tatto, è fresca, morbida e si lascia modellare con facilità. È una materia affascinante, non solo per la sua straordinaria plasticità, ma anche perché si trasforma in modi diversi. Si può utilizzare in forma solida o liquida
al tatto si presenta fredda, ma manipolandola si scalda;
sotto l’azione dell’acqua si scioglie e all’aria si asciuga.

Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha particolarmente entusiasmato i bambini.
  • Ispirato a Ervé Tullet

Laboratori
e incontri con i genitori

Sono proposte che nascono dal desiderio di condividere un’esperienza tra insegnanti e genitori, convinte che la costruzione di buone relazioni necessiti di compartecipazione.
Lo scopo principale degli incontri è la possibilità per le famiglie di conoscere più da vicino la vita della scuola, andando oltre alle parole e al racconto, vivendo in prima persona l’esperienza, insieme.

Servizio civile

Scegli anche tu di aderire al servizio civile. Se hai tra i 18 e i 29 anni clicca sul link e scopri di più https://scu.fism.bo.it/ .